GARIBALDI E LA PACE

Jean-Claude Thiriet, nostro socio nella Sezione di Roma, è animatore della rivista LA VOCE, di Tolosa, città e zona di ampia immigrazione italiana.  La rivista, che ha raggiunto quest’anno i 100 numeri,  svolge la sua azione culturale presso gli ambienti italiani  ma non solo. E professore Thiriet ha insegnato presso la Facoltà di lettere e ha pubblicato nel 1992 la sua tesi su Curzio Malaparte e la Francia. E’ appassionato di cinema italiano e dell’Italia che visita regolarmente.

Ci sembra molto significativo che pubblichi in questo momento un articolo dedicato a Garibaldi dove sottolinea la dimensione umana e spirituale dell’Eroe dei due mondi, difensore della libertà e dell’unione pacifica dei popoli in Europa e oltre. Quando le nazioni europee sembrano ripiegarsi su loro stesse e quando nel mondo intero migrazioni, miseria, guerre dividono gli uomini invece di unirli in una grande solidarietà, è utile ricordare che colui che si diede per missione l’unità d’Italia l’ha sempre concepita come un parte di un mondo fatto di popoli fratelli. Questa visione è quanto di lui rimane di più ampiamente condiviso: non a caso fu chiamato a presiedere il Congresso di Ginevra del 1867, non a caso al momento della sua morte Victor Hugo disse che non era solo l’Italia ad essere in lutto, era l’umanità.  Questo comune sentire con il nostro socio francese apre uno spiraglio nel futuro di nazioni che la storia ha spesso diviso ma non la cultura.